domenica 10 dicembre 2023

Ricorda

"Ricorda, ricordati. Ricordati di te stesso. Questa parola significa Resurrezione e vita, dimenticare è la morte, la via del rendere oscuro e inconscio. Se dimentichiamo qualcosa per noi è morto, ma se lo ricordiamo di nuovo, viene riportato in vita e quindi risorge. Se ti dimentichi di te stesso, muori."
Serge L. Karayan, Magical practice foundation pt1

La coscienza è una possibilità. Non è data per scontata, e hai bisogno di lavorarci molto. Non accadrà perché le frequenze della terra si alzano e allora andremo in quinta dimensione, o per l'apertura di qualche portale multidimensionale. Per far in modo che essa inizi ad esistere devi esserci ed esserci completamente. E non dovresti essere precipitoso nel dire che già ci sei. Non è così. Se così fosse saresti già illuminato. Se ogni parte di te fosse riunita in un'unica istanza integrata, saresti nel Sé e so che a molti piace credere di esserlo. Ma la separazione delle nostre parti e la separazione di noi stessi dal resto dell'universo è il segno certo che non sei ancora lì. Allora dobbiamo fare un lavoro, siamo qui per fare proprio questo. E c'è un tempo limite. Per massimizzare il tempo a disposizione dobbiamo trasformare tutta la vita nel quaderno degli esercizi. L'esercizio non è solo la meditazione o la pratica di Qigong l'esercizio è tutta l'esistenza, nella quale non diamo più nulla per scontato o poco importante. E la cosa più importante è ricordarsi di esistere, sentire di esserci. Dovremmo ricordarci che la via del rendere oscuro e inconscio è esattamente il gioco della sfocatura, l'oblio degli automatismi personali e collettivi. I torrenti del karma e le pastoie del destino. Ultimamente sto osservando quanto questa forza cieca abbia la meglio su alcune persone. Qualcosa accade dentro o fuori di loro e loro dicono 'io ho pensato', 'io ho scelto', 'io ho deciso' ma a ben guardare sono stati scelti, pensati e decisi da qualcos'altro. Può essere lo spirito del tempo, il senso comune che li muove, la fedeltà a certe genealogie, oppure il loro puer interno, quel bambino grandioso e capriccioso che deve fare sempre tutto a modo suo. E dallo stato di seconda vista si può vedere dove porteranno certe scelte fatte apparentemente in autonomia ma che in realtà erano orchestrate dalla sfocatura. Il rimedio, l'antibiotico è la luce dell'intensità: il coefficiente di luce che cresce nella misura in cui ci sforziamo di essere presenti ad ogni gesto, ad ogni incontro e in ogni situazione. Se scegli un percorso di vita piuttosto che un altro, una pratica spirituale piuttosto che un'altra, un partner piuttosto che un altro chi sta scegliendo? Se decidi di iniziare o terminare un capitolo della tua vita chi o cosa sta scegliendo? La risposta a questa domanda non è così banale come sembrerebbe e per rispondere davvero a questa domanda dovresti avere una chiarezza e una sincerità che non sono dell'uomo comune. Quella chiarezza e quella sincerità sono le opere che si costruiscono con il lavoro. Giorni fa ho letto una definizione che sulle prime mi sembrava diminutiva ma che poi ho trovato geniale:
"la magia è l'arte di trasformare sé stessi per compiere le scelte giuste. E le scelte giuste sono quelle che sono in accordo con la volontà superiore". Ok. La volontà superiore è quel qualcosa che in molti dicono di voler accettare ma poi, nella fattispecie si sbattono per rifiutare. Ogni cosa che accade non viene quasi mai interpretata come un 'esercizio' inviato dalla volontà superiore per allenarci, ma come un caso, un accadimento o nel migliore dei casi come il concetto new-age dell'io l'ho creato, io devo liberarmene. La realtà che ho potuto testimoniare personalmente è che quasi ogni evento della nostra vita arriva come un allenamento, e sottende un'acquisizione di maggior coscienza e quindi maggior potere. Per fare questo dobbiamo essere capaci di esserci ed esserci al 100%, di disporre di tutta l'attenzione, l'energia libera e la presenza di cui siamo capaci. E succede allora un fatto strano: iniziamo a pensare pensieri nuovi che non vengono dalla genealogia, dal senso comune e nemmeno dal nostro guru spirituale. Pensiamo pensieri originali ed ogni nostro pensiero diviene potente, massimizzato energeticamente. Ogni pensiero diventa un incantesimo. Il fatto curioso è che spesso questi pensieri potenti che tenderanno a materializzarsi non andranno più nella direzione di piccoli desideri, aspirazioni grandiose ed egoismi vari. Saranno sempre pensieri e intuizioni dirette al bene di tutti gli esseri, noi inclusi. Forme pensiero sistemiche come mi piace definirle. Quindi se c'è da materializzare qualcosa, spostare equilibri, o fare qualche lavoro sul sottile non lo faremo più dal punto di vista dell'IO VOGLIO, ma dal punto di vista del 'DI COSA C'E' BISOGNO QUI, ORA?' .

Disporsi in questo modo richiede una certa rinuncia: ad un certo punto delle vostre vite spirituali vi renderete conto che se rinunciate a voi stessi e ai vostri impossibili ideali di perfezione, una voce sottile e quieta inizierà a guidarvi e vi darà tutto ciò di cui avete davvero bisogno. E sapete quale sarà la parte più difficile? Rinunciare ai vostri ideali. Molti non guariscono, non crescono e non risolvono proprio per questa mancanza di fede.

 

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