mercoledì 14 febbraio 2024

L'amore, la coppia. la coscienza da soap opera

Abbandoniamo per sempre la coscienza da soap opera! E se vogliamo fare un salto incisivo e definitivo verso un amore di coppia che abbia senso, abbandoniamo per sempre l'ideale dello struggimento emotivo, così ben rappresentato da certa musica di cui siamo testimoni di recente. Non deve essere struggente. La gente crede che se non è struggente e passionale, se non è estremo yang allora non è amore. Non è passione. In molti, abbiamo in fondo all'inconscio una segreta convinzione che l'amore sia sofferenza in qualche modo perchè è quel che abbiamo sempre visto fare in questo mondo. Nel libro della giustizia (che ho finito per inciso), i miei spiriti guida mi hanno tracciato una mappa di quel che potrebbe essere la strada verso la possibilità di una relazione sana, ma prima capiamo cosa significa relazione sana (almeno secondo me, si intende). Sano è qualcosa che promuove la vita, la creazione, la crescita e il benessere di tutti coloro che vi sono coinvolti. La mappa disegnata dai miei è fatta di alcune tappe precise della quale una è il rinunciare al cercare di insegnare e cambiare l'altro e diventare padri e madri di sé stessi prima di potersi avventurare in una relazione. Le relazioni sono energeticamente interazioni di campi, e se i campi sono dissonanti creeranno energia pesante che tenderà a deteriorare e distruggere tutto. Se i campi sono in risonanza invece tenderanno a creare benessere, a far crescere e sviluppare anche e soprattutto nelle difficoltà. Ogni relazione rappresenta un preciso riflesso della nostra 'situazione interiore', uno specchio perfetto di ciò che non vediamo di noi stessi. E almeno finchè non ci svegliamo (inteso alla Zeland) siamo agiti da script tendenzialmente sempre uguali, nei quali ognuno è ignaro attore. Ecco i soliti modelli così comuni e diffusi sostenuti dalla soap-opera: il dipendente e il narcisista. La crocerossina e il paziente da salvare. Il salvatore e quello da salvare. I personaggi sono sempre gli stessi modelli sotto nomi diversi. Se soffriamo in una qualsiasi relazione d'amore, o non è amore oppure forse le nostre convinzioni inconsce sull'amore sono da scoprire e rivedere. Ad esempio io consiglio alle persone con cui lavoro di smettere di cercare di cambiare l'altro e interrompere immediatamente quella disperata impresa di 'far capire all'altro' la vera natura dell'amore (che in genere è proprio quella della persona con cui sto lavorando). Se lui o lei non capisce o non può o non vuole, e assolutamente non sta scritto da nessuna parte che DEVE capire. E in tutti i casi è bene ricordarsi che sebbene la coppia sia uno spazio in cui ognuno vede la sua ombra riflessa nell'altro, cercare di guarire, cambiare, o risvegliare l'alrro perchè NOI SAPPIAMO COS'E' L'AMORE significa solo che non abbiamo ancora capito come funziona qui. L'esterno è il riflesso dell'interno. Può non piacervi o potete non essere d'accordo con me, ma la mia esperienza ad oggi è che volenti o nolenti la vita ci mette e ci metterà sempre davanti ciò di cui abbiamo bisogno per crescere evolvere e maturare. L'altro per quanto disfunzionale si aggancia sempre e riflette le nostre cariche emotive non integrate, i nostri traumi e ferite e rispecchia il nostro livello evolutivo. Proprio perchè l'amore è la sostanza che nutre questa dimensione, l'atto più amorevole che la vita possa fare è di mostrarci sempre e comunque il nostro ruolo in quel che accade. La coscienza da soap opera al contrario vi fa mettere tutto il potere fuori perchè: "sei l'unica ragione", "senza di te non vivo più", o il più raffinato "io ti salverò insegnandoti la via dell'amore risvegliato". Purtroppo no. Non c'è nessuno da cambiare. Non c'è niente da insegnare. Non c'è nessuno da risvegliare e aiutare a capire, se non noi stessi: siamo noi che facciamo tutto. E se cambieremo noi stessi, se la smetteremo di cercare il papà e la mamma nelle nostre relazioni, se la smetteremo di ergerci a sapienti conoscitori delle verità spirituali da insegnare all'altro in coppia, se inizieremo a scoprire il nostro male e la nostra ombra e ad amarla forse allora potremo avere le relazioni sane.  

Ama il prossimo tuo COME te stesso


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