giovedì 29 febbraio 2024

Consigli per la trasformazione, una piccola roadmap di lavoro

 

Non è più tempo di favole. E' tempo di lavorare davvero. Non è più tempo di raccontare di sapere, bisogna saper fare e fare sul serio, con costanza, consistenza. In un calderone spirituale che raccoglie qualsiasi narrazione, anche la più fumettosa, il lavoro pratico, rigoroso, autentico sta diventando una necessità. Vi do i miei personalissimo consigli su come lavorare per trasformarvi davvero: 

Primo: ricordatevi di fare un lavoro che impieghi tutti i corpi: fisico, eterico, astrale, mentale. Se non lavorate anche col corpo e sul corpo, non state lavorando. Il corpo cristallizza ed esteriorizza la quasi totalità del nostro inconscio, anzi possiamo dire che il corpo è l'inconscio della mente abituale quindi è importante mantenerlo sano e flessibile per facilitare la fuoriuscita di memorie cellulari e altre cristallizzazioni.

 Secondo: dobbiamo imparare a lavorare in due direzioni: quella del raffinamento dell'energia e quella dell'aumento dell'energia. Ma prima di tutto ciò, come fate a lavorare sulla vostra energia se nemmeno ci siete? Se non riuscite a ricordarvi di voi neanche una volta al giorno? Quindi a costo di sembrare ripetitivo vi consiglio caldamente di acquisire la capacità di essere presenti a comando, in qualsiasi situazione e di imparare a stare in uno stato di doppia attenzione (vedo me stesso, vedo la realtà come dice Zeland) come primo, primissimo scopo del vostro lavoro su voi stessi. Se non avete questo non potete sperare di passare alle fasi del raffinamento. L'energia è nettamente percepibile (quando non addirittura visibile) se siamo in uno stato di presenza.

Raffinare significa portare da denso a sottile, da pesante a leggero. Perchè farlo? Più il nostro Qi, la nostra energia sono raffinati più siamo a contatto cosciente (e sottolineo) cosciente con la parte spirituale della realtà, la sua parte sottile.

E come si fa? Innanzitutto imparate un metodo energetico che spinga fuori le densità innanzitutto, il Saminchaquy della tradizione andina, il Peng Qi Guan Ding del Zhineng Qigong, o il pilastro centrale della Golden Dawn sono alcuni esempi, e praticatelo ogni giorno. Sono tutti metodi che prendono l'energia dall'alto e la riversano verso i basso, facendola muovere o circolare attraverso il corpo. Dall'alto perché vogliamo sempre prendere da qualcosa che sia al di fuori, al di sopra di noi. E' il simbolo con cui ci affidiamo e riceviamo energia da qualcosa d'altro e virtualmente di superiore a me. Già solo fare questo ogni giorno per qualche mese porterà un profondo cambiamento nell'esperienza e nella percezione della vita. Però a mio parere non basta. Le densità non sono solo eteriche, ma anche astrali e mentali. Quindi a fianco di un lavoro energetico dovremmo voler integrare un lavoro di rilascio emotivo, il rilascio di Lester Levenson, il metodo Yin, il Focusing di Gendlin, il processo della Presenza o qualcosa di simile. Dovrebbero essere lavori che usano il sentire, e che vi mantengono nel sentire, alleggerendolo progressivamente senza però spingervi lontano dalle negatività. E poi vogliamo lavorare sul corpo mentale. Ora, oltre alle raccomandazioni su esercizi di contemplazione e silenzio mentale (vd Bardon, oppure Istruzioni per maghi erranti 3.0), vi consiglio caldamente di cominciare a leggere qualcosa di diverso dalle solite menate. Leggete testi complessi di tradizioni esoteriche e spirituali differenti dalla vostra preferita, uscendo ogni tanto dalla zona di comfort delle storie che vi raccontate. Ad esempio in questo periodo sto leggendo un testo di Buddismo Tibetano, e certa letteratura russa dei padri del deserto. Sto anche dando un'occhiata a un manuale di meditazione di Scaligero. Certo questo è infinitamente lontano da ciò che sono solito leggere, quindi perché farlo? Dovete farlo innanzitutto per diventare più intelligenti. E perché se costringete il vostro mentale ad acquisire nuove strutture di pensiero lo renderete meno rigido innanzitutto, più leggero e avrete più possibilità di decodificare le vibrazioni usando concetti e forme pensiero differenti da quelle che fate di solito. Oltre al fatto che leggere di metafisica e filosofia in generale sviluppa i chakra superiori (Ajna, Fronte, Corona) e vi avvicina alla possibilità di sentire, in un barlume di grazia, l'assoluto. Fare abitualmente questo tipo di lavoro col corpo mentale vi darà una cosa che manca a moltissimi spiritualisti : un'intelligenza esoterica. Ossia quella capacità di intuire una struttura comune al di sotto di differenti insegnamenti e tradizioni, e cogliere così ciò che ha la maggior probabilità di essere reale e verificabile. E adesso vediamo l'aumento dell'energia: oltre a raccoglierla con movimenti, esercizi, mantra e quant'altro il mio consiglio è come sempre quello di smettere di disperderla. Come? Ad esempio in pensieri ed emozioni casuali. In abitudini dannose e inveterate. In esplosioni emotive. In giustificazioni e spiegazioni sulle proprie opinioni. In una costante e continua lucidatura del proprio personaggio esibito sui social, e nella vita, personaggio che deve sempre sembrare felice, vincente, e anche illuminato o risvegliato. La cosa migliore che potete fare per smettere di disperdere energia in questo modo è seguire pedissequamente il castanediano consiglio di essere spietati con la vostra importanza personale e tutto ciò che essa vi porta a fare. Smettere di difendervi. Smetterla di negare i vostri difetti. Smetterla di cercare di sembrare risvegliati, perfetti, di credere di essere a contatto con chissà quai verità assolute. AZZERATE il vostro dialogo interno, e allora vedrete. Smettetela di confrontarvi con gli altri. La vostra energia sarà così ri-circuitata per nutrire qualcosa d'altro, quel qualcosa che da solo può portarvi davvero a sperimentare la realtà del sottile e la sua vera natura, che ha quanto pare ha davvero poco o nulla a che fare con ciò che ne si dice in giro.

Ultimo consiglio: distaccatevi completamente dai risultati, non cercate di lavorare su voi stessi solo per ottenere qualcosa. Rinunciate altresì all'esperienza mistica, agli stati trascendenti, agli effetti speciali che sono qualcosa che può arrivare come non arrivare. Dedicatevi a fare BENE e con COSTANZA il lavoro, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta.


mercoledì 14 febbraio 2024

L'amore, la coppia. la coscienza da soap opera

Abbandoniamo per sempre la coscienza da soap opera! E se vogliamo fare un salto incisivo e definitivo verso un amore di coppia che abbia senso, abbandoniamo per sempre l'ideale dello struggimento emotivo, così ben rappresentato da certa musica di cui siamo testimoni di recente. Non deve essere struggente. La gente crede che se non è struggente e passionale, se non è estremo yang allora non è amore. Non è passione. In molti, abbiamo in fondo all'inconscio una segreta convinzione che l'amore sia sofferenza in qualche modo perchè è quel che abbiamo sempre visto fare in questo mondo. Nel libro della giustizia (che ho finito per inciso), i miei spiriti guida mi hanno tracciato una mappa di quel che potrebbe essere la strada verso la possibilità di una relazione sana, ma prima capiamo cosa significa relazione sana (almeno secondo me, si intende). Sano è qualcosa che promuove la vita, la creazione, la crescita e il benessere di tutti coloro che vi sono coinvolti. La mappa disegnata dai miei è fatta di alcune tappe precise della quale una è il rinunciare al cercare di insegnare e cambiare l'altro e diventare padri e madri di sé stessi prima di potersi avventurare in una relazione. Le relazioni sono energeticamente interazioni di campi, e se i campi sono dissonanti creeranno energia pesante che tenderà a deteriorare e distruggere tutto. Se i campi sono in risonanza invece tenderanno a creare benessere, a far crescere e sviluppare anche e soprattutto nelle difficoltà. Ogni relazione rappresenta un preciso riflesso della nostra 'situazione interiore', uno specchio perfetto di ciò che non vediamo di noi stessi. E almeno finchè non ci svegliamo (inteso alla Zeland) siamo agiti da script tendenzialmente sempre uguali, nei quali ognuno è ignaro attore. Ecco i soliti modelli così comuni e diffusi sostenuti dalla soap-opera: il dipendente e il narcisista. La crocerossina e il paziente da salvare. Il salvatore e quello da salvare. I personaggi sono sempre gli stessi modelli sotto nomi diversi. Se soffriamo in una qualsiasi relazione d'amore, o non è amore oppure forse le nostre convinzioni inconsce sull'amore sono da scoprire e rivedere. Ad esempio io consiglio alle persone con cui lavoro di smettere di cercare di cambiare l'altro e interrompere immediatamente quella disperata impresa di 'far capire all'altro' la vera natura dell'amore (che in genere è proprio quella della persona con cui sto lavorando). Se lui o lei non capisce o non può o non vuole, e assolutamente non sta scritto da nessuna parte che DEVE capire. E in tutti i casi è bene ricordarsi che sebbene la coppia sia uno spazio in cui ognuno vede la sua ombra riflessa nell'altro, cercare di guarire, cambiare, o risvegliare l'alrro perchè NOI SAPPIAMO COS'E' L'AMORE significa solo che non abbiamo ancora capito come funziona qui. L'esterno è il riflesso dell'interno. Può non piacervi o potete non essere d'accordo con me, ma la mia esperienza ad oggi è che volenti o nolenti la vita ci mette e ci metterà sempre davanti ciò di cui abbiamo bisogno per crescere evolvere e maturare. L'altro per quanto disfunzionale si aggancia sempre e riflette le nostre cariche emotive non integrate, i nostri traumi e ferite e rispecchia il nostro livello evolutivo. Proprio perchè l'amore è la sostanza che nutre questa dimensione, l'atto più amorevole che la vita possa fare è di mostrarci sempre e comunque il nostro ruolo in quel che accade. La coscienza da soap opera al contrario vi fa mettere tutto il potere fuori perchè: "sei l'unica ragione", "senza di te non vivo più", o il più raffinato "io ti salverò insegnandoti la via dell'amore risvegliato". Purtroppo no. Non c'è nessuno da cambiare. Non c'è niente da insegnare. Non c'è nessuno da risvegliare e aiutare a capire, se non noi stessi: siamo noi che facciamo tutto. E se cambieremo noi stessi, se la smetteremo di cercare il papà e la mamma nelle nostre relazioni, se la smetteremo di ergerci a sapienti conoscitori delle verità spirituali da insegnare all'altro in coppia, se inizieremo a scoprire il nostro male e la nostra ombra e ad amarla forse allora potremo avere le relazioni sane.  

Ama il prossimo tuo COME te stesso