martedì 21 novembre 2023

Attacchi psichici, e autodifesa

Ho speso un mucchio di tempo a imparare tecniche di difesa psichica in un periodo e in un ambiente nel quale andava molto di moda dire di essere sotto 'attacco psichico' quando le cose andavano male, o quando si manifestava qualche problema imprevisto nella vita di certe persone inserite in un 'percorso esoterico'. Dopo anni di ricerche e sperimentazioni sono però sceso a patti col fatto che il più delle volte la 'negatività' nella vita di molti di noi non ha a che fare con 'attacchi dall'esterno' quanto piuttosto con traumi e ferite irrisolte che tendono ad attrarre energia ed eventi in risonanza. Spesso usare descrizioni mutuate da questa o quella disciplina spirituale, cose come Entità negative, energia negativa, forze avverse, elementali negativi ecc. ecc. serve soltanto a coprire con un bel drappo la nostra stessa responsabilità, le nostre proiezioni, e i nostri accumuli di esperienze non elaborate, cicatrizzate, il nostro vittimismo, il nostro narcisistico tratto puer. E a poco o a nulla servono gli elaborati rituali, gli scudi dell'aura, gli incensoni, le campane, i mantra protettivi e i sigilli se prima non si richiudono quelle falle auriche rappresentate proprio dai traumi e dalle ferite della nostra storia personale. Oggi dopo decine e decine di metodi appresi e sperimentati, posso dire che il miglior metodo nella mia esperienza per richiudere definitivamente queste falle, è l'approccio sistematico e costante dell'auto-osservazione, la luce della presenza che come un balsamo lenisce, ripara, reintegra e riassorbe tutto ciò che non possiamo o non vogliamo elaborare coscientemente. Certo è l'esercizio meno popolare, e c'è un motivo per questo: l'applicazione sistematica dell'intensità della presenza potrebbe ben distruggere le illusioni di quanti credevano che fosse tutto all'esterno il loro male. L'inconscio sa e teme che questa illusione possa crollare perchè allora si dovrebbe affrontare il proprio dolore senza più scappatoie proiettive. La buona notizia è che se crolla questa illusione allora potremmo iniziare a percepire la realtà spirituale del mondo sottile, quel dato vibrazionale che era prima sporcato dalle nostre credenze e convinzioni.


Un altro segreto per evitare od immunizzarsi rispetto a prseunti o effettivi attacchi psichici è il controllo del proprio pensiero: la capacità di generare pensieri autodeterminati e di sbattere fuori i pensieri non desiderati dal proprio campo di coscienza. Se non sappiamo fare questo ignoriamo che una delle prime modalità in cui una struttura psichicha "ostile" interferisce e cerca di attaccarci è proprio modificando il corso abituale dei nostri pensieri. 

Quando ti trovi ad avere improvvisamente pensieri pesanti e ripetitivi , e non sai come ci sei arrivato, quando di botto ti cade addosso una pesantezza che inizia a farti avere rimuginii oscuri, beh quello è il momento di esercitare il potere del pensiero focalizzato e di spostare l'attenzione, sbattendo fuori i pensieri intrusivi. Se non sai fare questo non puoi nemmeno sperare di liberarti da attacchi psichici di qualsiasi tipo con simboli, candele, e incensi. 


"Coloro che hanno avuto l'impressione di essere colpiti da qualche forma di «attacco psichico» riflettano un istante. L'episodio non può essere ricondotto a una vostra semplice proiezione mentale che si concretizza drammaticamente nella realtà? La risposta alla maggior parte dei nostri problemi, infatti, quasi inevitabilmente si trova dentro di noi. Talvolta il nostro Io chiede insistentemente e a ogni costo attenzione, anche quando la sua richiesta avviene con modalità non molto piacevoli secondo la maggior parte delle persone. Qualunque cosa stiate facendo, non esitate, non indietreggiate dinanzi al problema che il vostro Io ha sollevato e concedetevi il tempo per affrontarlo.
Le correnti di pensiero negativo non sono sempre facili da indirizzare, dal momento che esse vengono intercettate e attratte dai punti deboli della psiche delle persone.
La soluzione definitiva risiede sempre nella mente della cosiddetta vittima; fino a che il punto debole che attrae le correnti negative non sarà eliminato e riequilibrato, non si potrà dire che il problema sia stato risolto."
(Dion Fortune)



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